Colon irritabile
Frequente nella popolazione moderna, correlata a fattori nutrizionali, è la sindrome del colon irritabile, più nota come colite; una problematica funzionale ad andamento cronico, caratterizzata da dolore/fastidio addominale e gonfiore, in associazione ad irregolarità intestinale. Spesso si cercano rimedi che aiutano a calmare i sintomi affidandosi a persone che non hanno la necessaria professionalità o a test privi di validazione scientifica, senza rivolgersi a professionisti sanitari per valutarne cause e rimedi, fra cui quello nutrizionale, spesso risolutivo. Queste alcune cause ricorrenti.
Intolleranza al lattosio
Dovuta alla carenza dell’enzima beta galattosidasi che non consente di assimilare tale zucchero presente nei latticini, che fermentato dalla flora batterica intestinale induce produzione di gas (idrogeno e metano) con conseguenti gonfiori addominali. Si consiglia una dieta con alimenti a bassa concentrazione di lattosio, ma non l’esclusione totale, che comporterebbe a non stimolare la produzione di beta galattosidasi da parte dell’intestino.
Allergia alle proteine del latte
L’allergia al latte vaccino, invece, è un disturbo molto diffuso nei bambini, poiché possiedono una maggiore permeabilità intestinale rispetto agli adulti.
La sintomatologia di questa allergia presenta principalmente: diarrea, dolori addominali e vomito, elemento che permette di differenziare la diagnosi dall’intolleranza al lattosio.
Ciò che più frequentemente genera la reazione avversa è la proteina chiamata beta-lattoglobulina segue l’alfa-lattoalbulmina ed infine la caseina.
L’unico modo per rendere innocuo il consumo di latte per gli individui che manifestano questo tipo di allergia, è il trattamento termico a 110°, il quale determina la denaturazione completa delle molecole immunogene, prevenendo così qualsiasi manifestazione allergica.
In tal caso è indicato escludere definitivamente dalla dieta tutti i tipi di latticini compresi quelli senza lattosio.
Glutine
Sostanza lipoproteica utilizzata in alte concentrazioni nelle farine. È spesso implicata in casi di intolleranza quali la celiachia, con conseguenze di malassorbimento intestinale, meteorismo, irregolarità dell’alvo, perdita di peso, dermatiti. Il quadro va valutato con specifici esami di laboratorio ed endoscopici e trattato con una dieta aglutinata.
Nei pazienti non celiaci, ma con colon irritabile, una dieta a ridotto contenuto di glutine può avere effetti migliorativi.
Raffinazione dei cereali
Utilizzare cereali con un ridotto processo di raffinazione come prodotti farro e kamut (pane, pasta…) risultano essere maggiormente assimilabili e digeribili. Molte persone accusano difficoltà digestive e relativi gonfiori a livello gastrointestinale con farine di grano duro di grande distribuzione.
Disbiosi
Una popolazione batterica intestinale non in equilibrio è spesso fattore, sottovalutato, causa di irregolarità intestinale e meteorismo. Tale problematica di disbiosi “SIBO” va valutata con esame del respiro chiamato Breath Test. Un’integrazione con specifici fermenti lattici probiotici può aiutare a ristabilire il corretto equilibrio intestinale sotto valutazione dello specialista gastroenterologo, che potrà decidere se associare una terapia antibiotica idonea.